mercoledì 24 febbraio 2010

Green Life

Alla Triennale di Milano è attualmente in corso la mostra 'Green Life, ottimamente allestita. I progetti esposti sono doviziosamente illustrati sia sotto un punto di vista strettamente visivo, con ampi pannelli fotografici, sia da quello progettuale, con disegni tecnici, grafici e campioni di materiali. Insomma, una sintesi veramente equilibrata di quello che dovrebbe costituire una buona comunicazione, chiara, esaustiva, completa.

Due considerazioni. La prima: l'importanza del progetto. Le realizzazioni esposte sono il frutto di visioni architettoniche non fini a se stesse. Sono la risposta, creativa e organica, a precise esigenze paesaggistiche, funzionali, economiche e, soprattutto, ecologiche (da qui il nome della mostra). Seconda considerazione: l'ecosostenibilità ambientale, per l'appunto. Sempre più spesso il progetto architettonico viene subordinato a fattori di massima efficienza energetica, di riciclo dei materiali, di minimo impatto ambientale.

Anche il progetto grafico potrebbe - anzi, dovrebbe - essere maturo per rispondere al richiamo della 'sostenibilità ambientale'. Invece, ogni giorno mi scontro con una realtà diversa: volantini lasciati attaccati ai tergicristalli e alle portiere delle automobili, cartellonistica esterna selvaggia, i cui spazi vengono venduti a caro prezzo da Comuni evidentemente poco attenti al decoro del proprio territorio, confezioni sproporzionate al valore e alle dimensioni del loro contenuto, uffici pubblici nei quali regna una segnaletica incomprensibile e caotica.

Il progetto grafico ha un'importanza e un impatto sociale - e ambientale - che dovrebbero essere valutati con maggiore attenzione e responsabilità.

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